Vittorio De Seta (1923-2011), regista e sceneggiatore. Lavora come assistente alla regia di Mario Chiari e di Jean Paul Le Chanois. In seguito inizia a produrre e realizzare numerosi cortometraggi, prevalentemente ambientati nella sua Sicilia, di cui cura anche la fotografia e il montaggio (Lu tempu de li pisci spata, 1954, Isole di fuoco, 1955, e Pescherecci, 1959). Dal soggiorno in Sardegna nasce il suo primo lungometraggio, Banditi a Orgosolo (1960), autoprodotto e girato con una troupe ridottissima, tra cui sua moglie Vera Gherarducci. Il film, interpretato da autentici pastori, analizza il fenomeno del banditismo sardo e nel 1961 vince il premio Opera prima alla Mostra di Venezia. Nel 1972, tornato in Italia dopo una parentesi di lavoro in Francia, realizza il film televisivo Diario di un maestro, tratto dal romanzo autobiografico di Albino Bernardini, Un anno a Pietralata, storia della difficile esperienza di un maestro elementare in una scuola della periferia romana. Dopo un lungo periodo di inattività, De Seta torna alla regia nel 1993 con il documentario In Calabria. Del 2001 il suo film, Lettere dal Sahara. Nell’aprile del 2005 il Museum of Modern Art di New York gli dedica un omaggio proiettando il suo Banditi a Orgosolo. Per “Real Cinema” Feltrinelli Il mondo perduto. I cortometraggi di Vittorio De Seta. 1954-1959 (2008) e Diario di un maestro (2012).